“La Macchina del Tempo” e i Morlock

La Macchina del Tempo” (1895) è un capolavoro fondante della fantascienza moderna scritto da H.G. Wells. Non è solo un romanzo d’avventura, ma una critica sociale che utilizza il viaggio nel tempo per esplorare le conseguenze estreme delle disparità di classe dell’Inghilterra vittoriana.


  • L’Autore: H.G. Wells, fortemente influenzato dalle teorie di Darwin e dalle problematiche sociali, usa la scienza fantastica per esplorare dilemmi etici.
  • Innovazione: Il romanzo ha introdotto nella cultura popolare l’idea del viaggio nel tempo tramite un veicolo meccanico e ha diffuso il concetto del tempo come quarta dimensione.
  • La Visione del Futuro: Il Viaggiatore nel Tempo raggiunge l’802.701 d.C. e scopre l’umanità divisa in due specie evolute da un’unica stirpe:
    • Gli Eloi: Discendenti della classe benestante, vivono in superficie, sono pacifici ma degenere e infantili.
    • I Morlock: Discendenti della classe operaia, sono esseri ripugnanti, carnivori e adattati al sottosuolo.
  • La Critica Sociale: I Morlock cacciano gli Eloi per nutrirsene, stabilendo un terrificante e invertito rapporto servo-padrone. L’intera civiltà Morlock simboleggia un mostro sociale cieco e cannibale, l’eredità oscura della società industriale che divora i suoi “padroni” di un tempo.

In sintesi, il romanzo è una cupa profezia sull’evoluzione umana, dove le divisioni di classe portano alla divisione in due specie: una inutile e l’altra mostruosa, in un ciclo di sfruttamento e cannibalismo.


Se vuoi approfondire l’argomento leggi l’articolo completo “Morlock: L’Incubo di Wells in La Macchina del Tempo

“Il Treno del Brivido” di Emanuele Conte per Klasspop – Immagini AI