Il mistero dell’Uomo dalla Maschera di Ferro

L’Uomo dalla Maschera di Ferro è uno dei più grandi misteri della storia di Francia, un enigma che ha catturato l’immaginazione di storici, scrittori e cineasti per secoli. Questo individuo, la cui identità non è mai stata accertata con sicurezza, fu un prigioniero di stato durante il regno di Luigi XIV, il Re Sole, e la sua esistenza è documentata da registri e testimonianze dell’epoca.


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La storia documentata

I fatti noti su questo misterioso prigioniero sono frammentari ma sufficientemente dettagliati da confermare la sua esistenza. Secondo i registri, un uomo mascherato fu detenuto in diverse prigioni sotto la sorveglianza di un unico carceriere, Bénigne Dauvergne de Saint-Mars.

La sua odissea iniziò a Pinerolo (allora territorio francese), proseguì al Forte di Exilles, poi all’Isola di Santa Margherita e, infine, alla Bastiglia di Parigi, dove morì il 19 novembre 1703.

Le testimonianze indicano che era sempre costretto a indossare una maschera, apparentemente di velluto nero, assicurata da cinghie metalliche, per nascondere il suo volto. Nonostante la prigionia, riceveva un trattamento di favore: alloggi confortevoli, cibo di qualità, vestiti costosi e persino libri e un liuto.

Il suo carceriere, Saint-Mars, gli mostrava un rispetto inusuale, un dettaglio che ha alimentato le teorie sul suo status sociale elevato.


Le teorie più famose

La figura della Maschera di Ferro è diventata celebre grazie all’interesse di autori come Voltaire e Alexandre Dumas padre, che ne hanno fatto il protagonista delle loro opere, trasformando una vicenda storica in una leggenda.

Il racconto dell’uomo dalla maschera di ferro suscita interesse anche ai nostri tempi grazie ai film e ai podcast come quello di Klasspop.

Il gemello di Luigi XIV (la teoria di Dumas e Voltaire)

Questa è senza dubbio l’ipotesi più affascinante e popolare. Romanzata splendidamente da Alexandre Dumas ne Il visconte di Bragelonne, la teoria sostiene che l’uomo fosse il fratello gemello di Luigi XIV, nato poco dopo di lui.

La sua esistenza sarebbe stata celata per evitare una crisi dinastica e il prigioniero sarebbe stato costretto a indossare la maschera per nascondere la sua somiglianza con il re.

Voltaire fu il primo a sostenere questa tesi, basandosi su ricerche condotte durante la sua breve prigionia alla Bastiglia, ma la teoria ha un punto debole: i parti reali erano eventi quasi pubblici, rendendo quasi impossibile nascondere la nascita di un gemello.

Ercole Antonio Mattioli

Una delle ipotesi più plausibili, sostenuta da diversi storici, identifica l’uomo nel conte e ministro del duca di Mantova, Ercole Antonio Mattioli.

Mattioli fu arrestato per aver tradito la fiducia di Luigi XIV, fornendo false informazioni sulla cessione della fortezza di Casale Monferrato.

Il re ordinò la sua prigionia, e le date e i luoghi di detenzione di Mattioli coincidono con quelli della Maschera di Ferro.

La necessità della maschera potrebbe essere stata dovuta al suo status di diplomatico straniero, la cui scomparsa non poteva essere resa pubblica.

Nicolas Fouquet

Un altro candidato di spicco è Nicolas Fouquet, l’ambizioso sovrintendente delle finanze di Luigi XIV, arrestato per corruzione.

Fouquet morì ufficialmente nel 1680, ma il mistero che avvolge la sua morte e il fatto che fosse già un prigioniero a Pinerolo hanno portato alcuni a credere che il suo decesso fosse stato inscenato e che sia stato segretamente mantenuto in vita come la Maschera di Ferro.

Eustache Dauger: Secondo i documenti, il nome “Eustache Dauger” fu spesso utilizzato per il prigioniero. Alcuni storici ritengono che si trattasse di un valletto di basso rango, forse implicato in uno scandalo a corte, mentre altri ipotizzano che fosse un nome fittizio usato per nascondere l’identità di un personaggio più importante.

Il mistero rimane

Nonostante le numerose ipotesi, la vera identità dell’Uomo dalla Maschera di Ferro rimane un segreto non risolto. Quello che è certo è che la sua detenzione era di estrema importanza per lo Stato francese.

I fatti noti, come la sorveglianza rigorosa, la maschera, e il trattamento di riguardo, suggeriscono che il prigioniero conoscesse un segreto così grave da poter minacciare il trono o la stabilità del regno.

Come disse lo stesso re Luigi XV: “Se conosceste ogni cosa in merito, vi rendereste conto di quanto poco importante sia questa faccenda”, ma l’alone di mistero che avvolge la storia della Maschera di Ferro, alimentato da secoli di congetture, la rende una delle leggende più durature e affascinanti della storia.

“Il Treno del Brivido” di Emanuele Conte per Klasspop – Immagini AI