Vita e Contesto Storico
Honoré de Balzac (1799–1850) nacque a Tours, in Francia, e visse in un periodo di profondi cambiamenti: l’epoca che va dalla caduta di Napoleone (1815) alla Rivoluzione del 1848.
Questo periodo, noto come la Restaurazione e la Monarchia di Luglio, fu segnato dall’ascesa inarrestabile della borghesia e del capitalismo, che stavano rimodellando la società francese, mettendo il denaro e l’ambizione al centro della vita pubblica e privata.
Balzac fu un osservatore acuto e un cronista instancabile di questa trasformazione. Nonostante i suoi studi di legge, si dedicò presto alla scrittura, conducendo una vita di sregolatezze finanziarie e un lavoro forsennato (spesso scriveva di notte bevendo litri di caffè), determinato a ripagare i suoi debiti e raggiungere la fama.
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Il Pensiero: La Scienza della Società
Balzac aveva un’ambizione grandiosa: creare un’opera che fosse “la storia naturale delle società”. Il suo obiettivo era essere il “segretario della società francese“, catalogando le classi, le professioni, gli ambienti e le passioni umane con una precisione quasi scientifica.
Il suo pensiero si focalizza sul potere corrompente dell’ambiente e delle monomanie: l’avarizia, l’ambizione, la vendetta. Per Balzac, la società è una giungla, un organismo in cui gli individui, mossi da forze economiche e istintive, si scontrano.
La sua tecnica più rivoluzionaria fu il ritorno dei personaggi (personnage reparaissant): le figure chiave (come il cinico Vautrin o il giovane ambizioso Rastignac) ricompaiono in romanzi diversi, conferendo unità e realismo all’intero affresco narrativo.
L’Opera: La Commedia umana
L’intera produzione narrativa di Balzac è confluita nel ciclo monumentale de La Commedia umana (titolo definitivo dal 1842), composto da quasi cento opere. L’autore lo divise in Studi di costume (che descrivono gli “effetti sociali”), Studi filosofici (che ne indagano le “cause”) e Studi analitici (che ne esaminano i “principi”).
Opere Maggiori
- Papà Goriot (1834): L’opera più iconica del ciclo, che ritrae la spietatezza di Parigi e l’amara lezione che il giovane ambizioso Eugène de Rastignac impara: la società si conquista con la forza.
- Eugénie Grandet (1833): Un ritratto magistrale dell’avarizia e dell’oppressione familiare nella provincia francese.
- Illusioni perdute (1837–1843): La discesa di un poeta idealista nel mondo cinico e venale del giornalismo e dell’editoria parigina.
- La pelle di zigrino (1831): Un romanzo filosofico e fantastico che esplora il conflitto tra desiderio e longevità.
Balzac, con la sua prosa energica e la sua ossessiva attenzione ai dettagli, è il vero padre del Realismo e uno dei più grandi analisti della società moderna.

Papà Goriot: una delle opere più importanti di Honoré de Balzac
“Papà Goriot” (1835) è un romanzo chiave della serie La Comédie humaine di Honoré de Balzac e un feroce ritratto della società parigina post-rivoluzionaria, incentrato sulla corruzione del denaro e dell’ambizione.
Breve panoramica della trama.
La storia si svolge principalmente nella Pension Vauquer, una squallida pensione parigina. I due personaggi centrali sono:
- Jean-Joachim Goriot: Un ex produttore di vermicelli, ingenuo e ossessionato dall’amore per le sue due figlie, Anastasie de Restaud e Delphine de Nucingen. Per vederle integrate nell’alta società, ha sperperato la sua fortuna, pagando i loro debiti e regali lussuosi, mentre loro lo ignorano e si vergognano di lui.
- Eugène de Rastignac: Un giovane e ambizioso studente di legge della provincia, che arriva a Parigi con l’intenzione di farsi strada. Eugène assiste al degrado di Goriot e viene introdotto ai salotti mondani dove incontra le figlie e la cinica Vautrin (un evaso abile nel manipolare le persone) che gli offre un percorso veloce verso la ricchezza attraverso un matrimonio combinato e immorale. Rastignac è combattuto tra i suoi ideali morali e la spietata ambizione.
Il romanzo culmina con la morte straziante di Goriot, abbandonato dalle figlie che non lo visitano nemmeno sul letto di morte, troppo impegnate nei loro affari sociali. Rastignac, disgustato ma ormai scosso dalla realtà di Parigi, paga il funerale di Goriot e, in un momento iconico, dichiara guerra alla società parigina: “E ora a noi due!“
Analisi a cura della redazione di Klasspop.it
Il romanzo è un capolavoro del Realismo per la sua meticolosa descrizione degli ambienti (in particolare la Pensione Vauquer) e dei costumi sociali.
- Temi Centrali: I temi principali sono la tirannia del denaro, l’ipocrisia sociale e la corruzione dell’amore paterno. L’amore di Goriot è tragicamente puro e totalizzante, ma viene sfruttato e umiliato in un mondo dove solo la ricchezza garantisce rispetto.
- Significato di Rastignac: Eugène è l’archetipo dell’eroe balzacchiano che funge da osservatore e protagonista. La sua traiettoria rappresenta la scelta che ogni individuo deve affrontare nella Parigi moderna: vivere secondo principi morali e rimanere povero, oppure abbracciare il cinismo e ascendere socialmente. La sua scelta finale segna il suo ingresso nella spietata lotta per il successo.
Nota: Questo è un racconto a cura della redazione di Klasspop.it sulla vita e l’opera di Honoré de Balzac e non rappresenta una biografia ufficiale.
“Ti racconto di…” di Emanuele Conte per Klasspop – Immagini AI
