Morlock: L’Incubo di Wells in “La Macchina del Tempo”

“La Macchina del Tempo” (“The Time Machine”), pubblicato nel 1895, è uno dei capolavori fondanti della fantascienza moderna e ha consacrato l’autore, Herbert George Wells (1866-1946), come uno dei grandi visionari letterari del suo tempo. Il romanzo non è solo un’avventura nel futuro, ma una profonda e spesso cupa critica sociale che culmina nella terrificante figura del Morlock.


Lo Sguardo Critico di H.G. Wells

H.G. Wells, scrittore, giornalista e sociologo britannico, è una figura chiave della letteratura a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Proveniente da un ambiente modesto, Wells fu fortemente influenzato dalle teorie evoluzionistiche di Darwin e dalle problematiche sociali della sua epoca, in particolare dalle crescenti disparità di classe e dalle condizioni di vita della classe operaia nell’Inghilterra vittoriana. I suoi romanzi, tra cui “L’Isola del Dottor Moreau”, “L’Uomo Invisibile” e “La Guerra dei Mondi”, utilizzano il fantastico e la scienza per esplorare dilemmi etici e pericoli sociali, guadagnandosi un successo internazionale immediato e duraturo.

“La Macchina del Tempo” è un successo editoriale che ha avuto un impatto enorme, introducendo nella cultura popolare il concetto di viaggio nel tempo tramite un veicolo meccanico. Il romanzo diffuse inoltre, a livello divulgativo, l’idea che il tempo potesse essere considerato una quarta dimensione, rendendo il viaggio temporale un’ipotesi più “plausibile”.


Morlock: Il Moderno Morlock

Il termine Morlock fa riferimento, nel romanzo, non a una singola entità o macchina, ma a un’intera civiltà sotterranea che incarna un oscuro destino per l’umanità.

Nel romanzo, il Viaggiatore nel Tempo raggiunge l’anno 802.701 d.C. e scopre l’umanità divisa in due specie distinte, evolute da un’unica stirpe:

  • Gli Eloi: Creature pacifiche e infantili, che vivono in superficie in uno stato di idilliaca, seppur degenere, inattività. Sono i discendenti della classe benestante, liberata da ogni necessità di lavoro e sforzo intellettuale.
  • I Morlock: Esseri ripugnanti, adattati all’oscurità del sottosuolo, dove i loro antenati (la classe operaia del XIX secolo) erano stati relegati per lavorare. Sono pallidi, ipersensibili alla luce e, soprattutto, carnivori.

Il Viaggiatore nel Tempo scopre con orrore che i Morlock cacciano gli Eloi di notte per nutrirsene, stabilendo un terrificante e invertito rapporto servo-padrone. L’appellativo Morlock (richiamo all’antica divinità cananea associata ai sacrifici umani) viene evocato dal Viaggiatore per descrivere l’enorme e crudele macchina sociale che divora gli innocenti Eloi per sostenere la propria esistenza sotterranea. La civiltà Morlock, erede della società industriale, è diventata un mostro cieco e cannibale, mantenuto dal sacrificio costante dei suoi “padroni” di un tempo.


Dal Romanzo al Cinema

L’impatto del romanzo ha portato a diverse trasposizioni cinematografiche. Le più note sono:

  • L’uomo che visse nel futuro (The Time Machine, 1960): Diretto da George Pal, è un adattamento classico che, pur prendendosi alcune libertà, cattura lo spirito critico del romanzo.
  • The Time Machine (2002): Diretto dal bisnipote di Wells, Simon Wells, questo remake introduce un arco narrativo più personale e romantico, sacrificando in parte le sfumature della critica sociale a favore della spettacolarità.

Domande Sospese: Scienza ed Etica

Il viaggio nel tempo e la visione di un futuro distopico sollevano interrogativi che continuano ad affascinare e preoccupare:

Domande Scientifiche:

  • La Quarta Dimensione: Wells rese popolare l’idea del tempo come dimensione navigabile. Ciò solleva domande sulla fattibilità fisica di un viaggio nel tempo e sui possibili paradossi temporali (come il “paradosso del nonno”).
  • Evoluzione e Degenerazione: Il romanzo ipotizza una spaventosa degenerazione della specie umana. Scientificamente, quanto è plausibile una divisione evolutiva così estrema e rapida in risposta a pressioni sociali?

Domande Etiche e Sociali:

  • Critica Sociale: La divisione Eloi-Morlock è una diretta allegoria della lotta di classe. Il romanzo si chiede se la separazione estrema tra le classi porti inevitabilmente alla rovina di entrambe. La sua critica sulla “mollezza” della classe agiata e sulla “bestialità” della classe operaia, private l’una dello sforzo e l’altra della luce, risuona ancora oggi.
  • Il Prezzo del Progresso: Il Morlock rappresenta il risultato finale di un progresso tecnologico e sociale sbilanciato, che ha raggiunto il suo scopo (il benessere della classe dirigente) solo per autocondannarsi a un orrore primordiale. Il romanzo interroga il senso ultimo della civiltà se il suo unico esito è l’autodistruzione.

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“Il Treno del Brivido” di Emanuele Conte per Klasspop – Immagini AI