Frankenstein, Mary Shelley e La Genesi di un Capolavoro

Estate del 1816

Il celebre romanzo gotico-fantascientifico “Frankenstein; or, The Modern Prometheus” ha una genesi affascinante e profondamente legata al contesto culturale e alle relazioni personali della sua autrice, Mary Shelley (1797-1851). Figlia di due figure intellettuali radicali, la femminista Mary Wollstonecraft e il filosofo politico William Godwin, Mary crebbe immersa negli ideali dell’Illuminismo e nelle passioni del Romanticismo. La sua vita fu precocemente segnata dall’amore per il poeta Percy Bysshe Shelley, che sposò, e da diverse tragedie personali, inclusa la perdita di figli.

L’ispirazione diretta per il romanzo è datata all’estate del 1816, trascorsa in compagnia del marito, di Lord Byron e del suo medico personale, John Polidori, a Villa Diodati sul Lago di Ginevra. Quell’anno, passato alla storia come l’“anno senza estate” per l’insolita oscurità e il clima freddo causati dall’eruzione del vulcano Tambora, costrinse il gruppo a restare al chiuso. Per ingannare il tempo, leggevano racconti tedeschi di fantasmi e, in una notte di temporale, Byron propose una sfida: che ognuno scrivesse una storia dell’orrore. Mary, dopo aver trascorso notti insonni tormentata da visioni, raccontò di un “pallido studente ambizioso e senza scrupoli “ e della sua mostruosa creazione, animata da una forza meccanica. Da questo incubo nacque l’idea di Frankenstein.

Pubblicato anonimamente nel 1818, il romanzo fu subito un successo, ma anche oggetto di polemiche, esplorando temi complessi come la responsabilità scientifica e le conseguenze dell’ambizione sfrenata. Solo nella revisione del 1831 Mary Shelley rivelò pubblicamente quale autrice.


Il Moderno Prometeo: Mito e Metafora

Il sottotitolo del romanzo, “Il Moderno Prometeo”, è la chiave per comprenderne la portata etica e filosofica.

Prometeo nella Leggenda Greca

Prometeo era un Titano noto per essere il grande benefattore dell’umanità. Contro il volere di Zeus, Prometeo rubò il fuoco (simbolo di conoscenza, tecnologia e civiltà) dall’Olimpo per donarlo ai mortali. Questo atto di trasgressione non solo elevò l’umanità, ma sfidò direttamente l’autorità divina. Per la sua audacia, Prometeo fu condannato a un eterno e straziante supplizio: incatenato a una rupe nel Caucaso, un’aquila gli divorava il fegato ogni giorno, che si rigenerava durante la notte.

Il Parallelo con Victor Frankenstein

Victor Frankenstein è il “Moderno Prometeo” perché incarna l’archetipo dell’individuo che osa rubare il segreto della creazione dalle mani di Dio.

  • L’Ambizione Trasgressiva: Come Prometeo sfidò Zeus, Victor sfida i limiti della conoscenza umana, cercando di infondere la vita nella materia inanimata.
  • La Punizione Eterna: Entrambi sono puniti per la loro hybris (superbia). La pena di Victor non è fisica, ma morale e psicologica: la sua creazione si ribella e distrugge tutto ciò che ama, condannandolo a un’esistenza di solitudine, senso di colpa e a vivere in un continuo clima di vendetta.
  • Irresponsabilità: La vera colpa del “Moderno Prometeo” non è la creazione in sé, ma l’abbandono irresponsabile della sua Creatura, negandole amore, guida e un posto nel mondo.

La metafora serve come monito: il potere senza etica e la creazione senza responsabilità generano inevitabilmente mostri e sofferenza.


Frankenstein come Pioniere della Fantascienza Etica

Sebbene Frankenstein sia un prodotto del Romanticismo e del Gotico, è ampiamente riconosciuto come il primo vero romanzo di fantascienza.

La fantascienza si distingue dalla semplice fantasy per la sua base speculativa ancorata a un’ipotesi scientifica plausibile (anche se al tempo non provata). Mary Shelley non ricorre alla magia o al soprannaturale, ma accenna alla chimica e al galvanismo (una teoria scientifica del tempo che studiava la possibilità di animare i corpi con l’elettricità) come forze animatrici.

  • L’Etica del Progresso: Il romanzo sposta l’attenzione dall’azione fantastica (l’animazione della Creatura) alle conseguenze etiche e sociali della scoperta. Il fulcro non è come la vita è stata creata, ma cosa succede dopo e quale responsabilità ha lo scienziato verso la sua opera e la società.
  • Il Contesto Storico-Letterario: L’epoca di Shelley era un periodo di rapidi progressi scientifici e industriali che generavano sia speranza che paura. Frankenstein catturò questa ansia, inaugurando un filone letterario che esplora il potenziale e i pericoli della tecnologia, spianando la strada a futuri autori come Jules Verne (incentrato sull’invenzione) e H.G. Wells autore de “La macchina del tempo” (incentrato sulla speculazione sociale), e stabilendo così le fondamenta della fantascienza moderna.

L’Uomo “Aggiustato”: Scienza, Etica e Amore Oggi

Due secoli dopo, la scienza e la tecnologia hanno realizzato sogni che superano l’immaginazione di Victor Frankenstein, ma con un’etica e una finalità radicalmente diverse. La moderna ambizione non è solo quella di creare la vita, ma di “aggiustarla” e prolungarla, attraverso una sorta di Prometeismo virtuoso guidato dall’etica e dall’amore per il prossimo.

L’Uomo Sintetico e Aggiustato

L’evoluzione della robotica, dell’Intelligenza Artificiale (IA) e dell’ingegneria biomedica spinge verso la creazione di componenti che integrano e migliorano l’essere umano:

  • Protesi e Bioingegneria: L’uso di protesi robotiche avanzate, organi bioartificiali e sensori impiantabili rende le persone tecnologicamente assistite o ripristinate, se possiamo usare questo termine, sfidando la nostra definizione di naturale.
  • IA e Diagnostica: L’IA rivoluziona la medicina predittiva e diagnostica, prevedendo e correggendo difetti ben prima che causino danni irreversibili.

Il Trionfo dell’Etica: Trapianti e Anti-Rigetto

A differenza dell’atto solitario e segreto di Victor, il salvataggio di vite umane oggi è un’impresa collettiva basata sull’altruismo (la donazione di organi) e sull’eccellenza scientifica.

  • Chirurgia dei Trapianti: La chirurgia dei trapianti è l’esempio più potente di come la scienza dei trapianti abbia salvato milioni di vite. Ai tempi di Mary Shelley, reintrodurre con successo un organo in un altro corpo era un sogno inimmaginabile.
  • Farmaci Anti-Rigetto: La scoperta e il perfezionamento dei farmaci immunosoppressori (anti-rigetto) è un trionfo scientifico innegabile. Questi medicinali aiutano a superare la naturale ribellione del corpo all’elemento “estraneo”.
  • Tornando al romanzo: Quello del rigetto è un problema che Victor all’epoca non avrebbe mai potuto risolvere con la sua Creatura.

La moderna medicina, guidata da rigidi standard etici, dimostra che il potere scientifico non deve per forza condurre all’orrore dell’abbandono, ma può essere uno strumento di salvezza e compassione, realizzando il potenziale benefico che il fuoco di Prometeo intendeva rappresentare.

a cura di Biro e la redazione di Klasspop


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