Belfagor, il Fantasma del Louvre, è una delle figure più celebri e inquietanti emerse dalla cultura popolare francese, la cui leggenda si intreccia indissolubilmente con il fascino e il mistero del museo più famoso di Parigi.
Questa figura mascherata, avvolta in un mantello scuro, non è nata da un’antica leggenda, bensì dal romanzo a puntate Belphégor (1925) di Arthur Bernède.
Il racconto mescola avventura, mistero e elementi di occulto, narrando di un fantasma che si aggira tra le sale del Louvre, i cui poteri sembrano essere collegati a un’antica mummia egizia.
Il nome stesso, Belfagor, è ispirato a una figura della demonologia cristiana che rappresenta il demone dell’accidia.
Tuttavia, il successo e l’iconicità di Belfagor sono dovuti soprattutto allo sceneggiato televisivo francese del 1965, Belfagor o Il fantasma del Louvre.
La miniserie, con la sua atmosfera in bianco e nero, la trama avvincente sull’indagine dello studente André Bellegarde e la sigla inquietante, trasformò il fantasma in un fenomeno di costume che tenne milioni di spettatori incollati allo schermo in Francia e in Italia, cementando Belfagor nell’immaginario collettivo come il misterioso “spettro” del Louvre.
Se vuoi approfondire l’argomento leggi l’articolo completo “Belfagor, il Fantasma del Louvre: Tra Romanzo, Demoni e Sceneggiati“
“Il Treno del Brivido” di Emanuele Conte per Klasspop – Immagini AI

