La leggenda della spada di Longino e il culto del Preziosissimo Sangue

Città di Mantova Piantina Klasspop

La storia del cristianesimo è intrisa di simboli e reliquie che hanno alimentato la fede dei credenti e, nello stesso tempo, ispirato leggende che si sono diffuse nei secoli. Tra queste, un posto particolare è occupato dalla spada di Longino, legata al mistero del Preziosissimo Sangue di Cristo.

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Longino: dal soldato al santo

Secondo la tradizione, Longino era il centurione romano presente al momento della crocifissione di Gesù. È ricordato soprattutto per il gesto con cui trafisse il costato del Cristo morente con la lancia: da quella ferita, raccontano i Vangeli, sgorgarono sangue e acqua, segni di salvezza e vita eterna.

La leggenda medievale, tuttavia, aggiunse particolari suggestivi: alcuni racconti parlano di una spada appartenuta a Longino, che, a contatto con il sangue di Cristo, sarebbe diventata una reliquia sacra e potente. Proprio questa contaminazione di storia e mito ha contribuito a dare origine alla devozione al Preziosissimo Sangue.

Il ritorno a Mantova e la Basilica di Sant’Andrea

Un’antica tradizione vuole che, dopo la morte di Cristo, Longino si sia convertito e sia tornato nella sua terra d’origine, Mantova. Con sé avrebbe portato una reliquia del Preziosissimo Sangue di Cristo, raccolto ai piedi della croce.

Secondo la leggenda, il centurione avrebbe nascosto la reliquia nella sua città, dove rimase sepolta per secoli fino al suo ritrovamento miracoloso nell’804. Questo evento segnò profondamente la storia religiosa di Mantova, che divenne uno dei centri principali della devozione al Sangue di Cristo.

Per custodire degnamente la reliquia, nel XV secolo fu costruita la grandiosa Basilica di Sant’Andrea, progettata da Leon Battista Alberti. Ancora oggi, questa chiesa è uno dei simboli della città e conserva nelle sue cripte le preziose ampolle con il Sangue di Cristo, legando indissolubilmente la figura di Longino al cuore spirituale di Mantova.

Il Preziosissimo Sangue di Cristo

La Chiesa cattolica, nei secoli, ha sviluppato una profonda venerazione per il Sangue di Cristo, simbolo del sacrificio redentore e dell’amore divino che si dona per l’umanità. Già i Padri della Chiesa ne sottolineavano il valore teologico e spirituale, ma la devozione popolare conobbe un grande sviluppo soprattutto nel Medioevo, quando nacquero confraternite e chiese dedicate al Preziosissimo Sangue.

Reliquie considerate impregnate del sangue di Cristo – alcune legate proprio alla lancia o alla spada di Longino – vennero custodite in varie città europee, divenendo oggetto di pellegrinaggi e venerazione.

Tra leggenda e fede

È difficile stabilire quanto vi sia di storico nelle vicende attribuite a Longino e alla sua spada. Molto probabilmente, la leggenda si sovrappose al racconto evangelico, creando un intreccio di mito e pietà popolare. Ciò che rimane certo, però, è il valore spirituale del Sangue di Cristo, che continua ad essere al centro della liturgia e della preghiera, come testimonia la festa del Preziosissimo Sangue, celebrata dalla Chiesa fin dal XVIII secolo e fissata per il mese di luglio.

Un’eredità spirituale

Che si tratti di lancia o di spada, di reliquia storica o di leggenda, la figura di Longino richiama ancora oggi un gesto che ha cambiato il significato della sofferenza umana: dal costato di Cristo trafitto, il sangue versato diventa fonte di salvezza e misericordia.

La leggenda della spada e la reliquia custodita a Mantova dimostrano come fede, mito e storia si intreccino, dando vita a una tradizione che continua ad attrarre pellegrini e studiosi. Oggi la Basilica di Sant’Andrea resta uno dei luoghi simbolo del culto del Preziosissimo Sangue, un patrimonio di spiritualità che unisce passato e presente.

“In Media Res” di Emanuele Conte per Klasspop – Immagini AI